Marco Altini e il potere delle parole

Oggi il nostro insegnate di dizione Marco Altini ci regala una bellissima e personale riflessione sul potere delle parole.

“Le parole che (non) ti ho detto”.

“Il mondo delle accademie e delle scuole di doppiaggio può essere un luogo spietato. Una vera Jungla, in barba al tizio tarzan dei biscotti con le goccine al cioccolato. Quando si studia per diventare doppiatore (o attore) si è estremamente fragili ed è per questo che i docenti dovrebbero prestare attenzione alle parole che utilizzano durante le lezioni.

Dalla parte degli allievi

Premesso che siamo tutti umani e nessuno di noi ha la scienza infusa, spezzo una lancia per tutti quei poveri allievi che si sono sentiti dire frasi come: “Non farai mai questo mestiere”, “Proprio non ce l’hai…” “Con quella voce sarà davvero difficile, non sei distribuibile”, “Vedrai il leggio solo quando te lo farai costruire da un falegname”.

Sì, possono essere frasi forti, al limite del grottesco, ma vi posso assicurare che sopportarle rischia di essere un fardello pesante e demotivante per tutti quelli che intraprendono lo studio di questa professione.

Credo che il percorso di ognuno, anche se impervio e costellato da fallimenti, porti tutti dove devono andare e se non saranno rose non fioriranno. Ma diffidate da chi vuole imporvi il suo parere con la presunzione di sapere come andranno le cose, perché non è vero. Più il viaggio è tortuoso e più impegno ci si mette, più sarà grande la ricompensa.

E io ne sono la prova. Mi hanno chiuso in faccia tante porte, ma la perseveranza, lo studio e l’aver trovato persone che mi hanno dato delle occasioni sono gli strumenti da scassin-Attore che ho utilizzato per trovare il mio posticino in questo mondo. La stessa cosa suggerisco a tutti voi. Non arrendetevi e con studio e umiltà riuscirete a trovare il vostro posto.

Le parole hanno un potere magico, non facciamole diventare delle armi.”

 

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