Marco Altini e la VOCE

Iniziamo questo nuovo mese in compagnia del nostro docente di dizione Marco Altini, che oggi ci parla della Voce, il più prezioso degli strumenti per attori e doppiatori.

“ Voce : L’insieme dei suoni che vengono prodotti a livello della laringe, e alla cui produzione concorrono l’apparato respiratorio, la laringe stessa e le cavità del naso e della bocca, determinandone l’intensità, l’ampiezza e il timbro: mandar fuori, articolare la v.; alzare, abbassare la v.; perder la v.

Grandi, grosse, piccole, sottili, rauche, pulite, a ognuno la sua voce.

Uno strumento prezioso

Lo strumento dell’attore per antonomasia, e quindi di un doppiatore, è appunto la voce. Solo che come strumento è bislacco, perché è uno strumento che fa parte di noi, riflette chi siamo e, che ci piaccia oppure no, quello è e ce lo dobbiamo tenere. Dobbiamo imparare a conviverci. Non possiamo restituirlo e chiederne uno nuovo.

Per chi si vuole avvicinare al fantastico mondo dello spettacolo (e nel nostro caso del doppiaggio) oltre che una convivenza forzata, quella con la nostra voce diventa una relazione pubblica, visto che, anche se tutti professano il contrario, sarà la prima cosa che giudicheranno. “Che bella voce!” “Mamma mia che bassi!” “Mi ha fatto venire la pelle d’oca!”.

Complimenti bellissimi! Quando te li fanno.

Quando invece il tuo strumento musicale è difforme dai canoni fono-estetici di gradimento delle masse, l’unica cosa che ti può salvare è lo studio e la capacità di utilizzare quello strumento. Puoi avere una Ferrari, ma se la guidi come una 500 ci fai poco ugualmente.

Ecco perché, imparare a sfruttare al massimo le potenzialità delle proprie corde vocali è fondamentale. A parte il fatto che non tutti possono doppiare i primi attori… E poi fare personaggi strani, piccoli o spinti è molto più divertente. Quindi tra esercizi di articolazione, di scoperta dei risuonatori, vi consiglio di imparare a gestire al meglio la vostra voce, perché sarà quello che vi farà andare avanti, magari più lentamente, ma forse più lontano, di chi è in possesso di uno Stradivari ma ha la capacità interpretativa di un ciocco di legno.”

Un buon corso di dizione di certo può aiutare nella scoperta delle vostre potenzialità!

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